Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2505 del 21 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:2505PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel rigettare il ricorso proposto dagli imputati avverso la sentenza di condanna per i reati di tentata violenza privata e violenza privata consumata, afferma che la valutazione degli elementi di prova e la ricostruzione dei fatti operata dai giudici di merito non presenta vizi logici o giuridici. In particolare, la Corte di Cassazione ritiene che la Corte d'Appello abbia correttamente riconosciuto la sussistenza dei reati contestati, in quanto gli imputati, con violenza e minacce, avevano tentato di costringere il giornalista a consegnare la videoregistrazione dell'intervista e lo avevano successivamente costretto a rimanere all'interno dei locali aziendali fino all'arrivo delle forze dell'ordine. Tali condotte sono state ritenute idonee a coartare la libera determinazione della persona offesa, nonostante gli imputati avessero contattato le autorità, in quanto tale reazione era motivata dalla consapevolezza di essere stati slealmente raggirati dal giornalista. La Corte esclude la configurabilità della legittima difesa, anche putativa, in quanto non ravvisa un pericolo di un'offesa ingiusta, dal momento che le videoriprese, se non fossero state "compromettenti", non avrebbero potuto agevolare il giornalista nella propalazione di falsità. Inoltre, la pretesa giuridicamente tutelabile e ragionevolmente ritenuta esistente dagli imputati non è idonea a giustificare una condotta diversa da quella ritenuta dai giudici di merito. Infine, la Corte ritiene infondate le doglianze relative al mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti, in quanto la Corte d'Appello ha adeguatamente motivato l'esclusione delle attenuanti generiche e della provocazione, sulla base delle modalità della condotta e dell'intensità del dolo degli imputati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/04/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE DE MARZO;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore KATE TASSONE che ha concluso chiedendo l'annullamento successivo per prescrizione.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 02/04/2019 la Corte d'appello di Milano ha confermato la decisione di primo…

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