Il diritto di abitazione non implica un obbligo per l'amministrazione comunale di assegnare d'ufficio un alloggio alternativo al privato, al di fuori del procedimento ordinario di edilizia residenziale pubblica (ERP). L'amministrazione non ha il dovere di prendere in considerazione e dare riscontro a istanze di assegnazione di alloggi pubblici presentate al di fuori di tale procedimento, non essendovi alcuna norma che attribuisca al privato tale facoltà. Il richiamo alla tutela del diritto di abitazione ai sensi dell'art. 8 CEDU non è sufficiente a far sorgere in capo all'amministrazione un obbligo di provvedere sull'istanza, atteso che la giurisprudenza della Corte EDU riguarda il diverso profilo della legittimità delle ordinanze di demolizione di alloggi abusivi, e non la richiesta di assegnazione di un alloggio pubblico. L'amministrazione può legittimamente limitarsi a valutare le istanze di assegnazione di alloggi ERP nell'ambito del relativo procedimento disciplinato dalla legge, senza essere tenuta a pronunciarsi su richieste presentate al di fuori di tale contesto.