Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34453 del 20 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:34453PEN

Massima

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Il divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti generiche sulla recidiva reiterata specifica di cui all'art. 69, comma 4, c.p. rappresenta una deroga all'ordinaria disciplina del bilanciamento delle circostanze, volta a valorizzare in misura contenuta la componente soggettiva del reato qualificata dalla plurima ricaduta del reo in condotte trasgressive di precetti penalmente sanzionati, senza determinare una manifesta sproporzione del trattamento sanzionatorio. Tale divieto, pertanto, non viola i principi costituzionali di uguaglianza, legalità e proporzionalità della pena, in quanto la sua applicazione si limita a riconoscere la maggiore gravità del fatto commesso dal recidivo reiterato, il quale ha dimostrato una spiccata inclinazione a delinquere e una minore sensibilità ai richiami dell'ordinamento giuridico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI TRIESTE;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/06/2016 del TRIBUNALE di PORDENONE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GRAZIA MICCOLI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PINELLI Mario Maria Stefano, che ha concluso;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento con rinvio.
RITENUTO I…

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