Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 34197 del 6 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:34197PEN

Massima

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La depenalizzazione di una fattispecie di reato comporta l'annullamento della sentenza di condanna, in applicazione del principio di retroattività della legge penale più favorevole al reo, sancito dall'articolo 2, comma 2, del codice penale. Infatti, la modifica legislativa che ha depenalizzato il fatto descritto nella norma incriminatrice, eliminando la rilevanza penale della condotta, determina l'insussistenza del reato e, di conseguenza, l'impossibilità di pronunciare una sentenza di condanna. In tali casi, il giudice è tenuto a dichiarare che il fatto non è previsto dalla legge come reato e ad annullare la sentenza impugnata, senza rinvio, in applicazione del principio di legalità e del divieto di applicazione retroattiva della legge penale sfavorevole all'imputato. Tale principio trova applicazione anche quando la depenalizzazione intervenga successivamente alla pronuncia della sentenza di condanna, in quanto il giudice di legittimità è tenuto a valutare la sussistenza del reato sulla base della normativa vigente al momento del suo giudizio, a prescindere dalla data di commissione del fatto. La ratio di tale disciplina risiede nell'esigenza di garantire il rispetto del principio di uguaglianza e di evitare disparità di trattamento tra soggetti che hanno commesso il medesimo fatto, in dipendenza della diversa data di emanazione della sentenza. Pertanto, la depenalizzazione di una fattispecie di reato comporta l'obbligo per il giudice di annullare, senza rinvio, la sentenza di condanna pronunciata in relazione a tale fatto, in applicazione del principio di retroattività della legge penale più favorevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro A. - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - rel. Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

Dott. CIAMPI Francesco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Bari;

nei confronti di:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

avverso la sentenza del G.I.P. del Tribunale di Bari del 28/6/2011 (n. 722/11; n. R.G. 26739/08);

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. ((omissis));

Lette le conclusioni del Procuratore Generale dr. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 28/6/2011 il G.I.P. …

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