Consiglio di Stato sentenza n. 1853 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:1853SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il rilascio di un'autorizzazione commerciale su area pubblica senza l'indicazione dell'area concessa non attribuisce al titolare il diritto di occupare in via permanente uno spazio pubblico determinato, ma legittima soltanto l'esercizio dell'attività in forma itinerante, nel rispetto della disciplina vigente. Pertanto, l'Amministrazione comunale può legittimamente negare la concessione di uno specifico posteggio al titolare di tale autorizzazione, in assenza di un diritto acquisito all'occupazione di un determinato suolo pubblico. L'interpretazione del contenuto dell'autorizzazione deve avvenire alla luce del comportamento complessivo delle parti e del riferimento a precedenti provvedimenti, anche se non espressamente richiamati, al fine di ricostruire la reale volontà dell'Amministrazione nell'atto di rilascio. Il mero fatto di aver occupato abusivamente per un certo periodo un'area pubblica non può far sorgere in capo all'interessato un diritto all'assegnazione di quel posteggio, essendo necessario il previo rilascio di una regolare concessione da parte dell'Amministrazione competente. L'art. 30 del D.Lgs. n. 114/1998, che fa salvi i diritti acquisiti dagli operatori prima dell'entrata in vigore della nuova disciplina, non trova applicazione nel caso di un'attività commerciale svolta soltanto in via di mero fatto su sede fissa, senza il previo rilascio di una regolare concessione di suolo pubblico.

Sentenza completa

N. 06643/2004
REG.RIC.

N. 01853/2011REG.PROV.COLL.

N. 06643/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6643 del 2004, proposto da:
Amlesù Luigi, rappresentato e difeso dall’Avv. Claudio Linzola e dall’Avv. Giuseppe Ramadori, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, via Marcello Prestinari, 13;

contro

Comune di Milano, rappresentato e difeso dall’Avv. Elena Ferradini, dall’Avv. Antonella Fraschini, dall’Avv. Ruggero Meroni, dall’Avv. Maria Rita Surano, tutti dell’Avvocatura Comunale di Milano, nonché dall’Avv. Raffaele Izzo, con elezione di domicilio presso lo studio di quest’ultimo in Roma, Lungotevere Marzio, 3;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. per la Lombardia, Milano,…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.