Il divieto di nuove edificazioni nella fascia di 150 metri dalla battigia, stabilito dall'art. 15 della L.R. n. 78/1976, si applica anche a interventi che comportano la trasformazione di un suolo inedificato in un parcheggio privato, attraverso opere quali il livellamento dell'area, la recinzione, l'installazione di un gabbiotto, di un parcometro e di sbarre elettroniche di ingresso e uscita. Tali opere, pur se realizzate con manufatti amovibili e di ridotte dimensioni, integrano comunque un intervento di nuova costruzione, vietato in tale fascia di inedificabilità assoluta. L'amministrazione comunale è pertanto legittimata ad esercitare i poteri repressivi degli illeciti edilizi previsti dagli artt. 27 e seguenti del d.P.R. n. 380/2001, ordinando la demolizione delle opere abusive e irrogando la relativa sanzione pecuniaria, senza che sia necessaria un'ulteriore valutazione discrezionale, trattandosi di attività vincolata al fine di ripristinare lo stato dei luoghi illegittimamente alterato. La presentazione di una SCIA, non corredata dalla prescritta autorizzazione paesaggistica, non è idonea a legittimare l'intervento realizzato in violazione del divieto di nuove edificazioni nella fascia di 150 metri dalla battigia.