Cassazione penale Sez. III sentenza n. 18610 del 3 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:18610PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunta dalla consapevole e volontaria messa a disposizione del proprio contributo, anche attraverso il mantenimento di contatti con gli altri membri del sodalizio e la partecipazione a riunioni operative finalizzate all'acquisto e all'importazione di ingenti quantitativi di droga, indipendentemente dall'effettiva realizzazione di specifici reati-fine, in quanto espressione di una scelta di vita delinquenziale. La sussistenza del dolo del reato associativo non richiede la prova di un ruolo apicale o di una partecipazione continuativa, essendo sufficiente la dimostrazione di un contributo consapevole e volontario, anche se episodico, alle attività del gruppo criminale. La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere per i delitti di cui all'art. 51, commi 3-bis e 3-quater c.p.p. può essere superata solo in presenza di elementi idonei a vincere tale presunzione, non essendo sufficiente la mera allegazione di circostanze personali o familiari dell'indagato. La pericolosità sociale del partecipe all'associazione per delinquere può essere desunta dalle modalità della condotta, dalla prosecuzione dell'attività illecita nonostante l'applicazione di misure cautelari meno afflittive, nonché dall'elevato grado di trasgressività dimostrato dai membri del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ACETO Aldo - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/08/2018 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUCA SEMERARO;
sentite le conclusioni del PG Dr. SPINACI SANTE, che conclude per il rigetto;
udito il difensore, avv. (OMISSIS).
il difensore presente si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, con l'ordinan…

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