Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3523 del 27 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3523PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di rapina può essere desunto dalla messa a disposizione dell'autore materiale del mezzo utilizzato per la commissione del fatto, nonché dalla costante compresenza dell'imputato con i soggetti autori della condotta delittuosa, prima e dopo la realizzazione del reato, in assenza di elementi che escludano la consapevolezza e la volontarietà del contributo prestato. Il mero fatto che l'utenza telefonica dell'imputato risultasse spenta al momento della commissione del fatto non è di per sé sufficiente a escludere la sua partecipazione al reato, in quanto elemento neutro che non incide sulla valutazione complessiva degli indizi gravi, precisi e concordanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PAOLA Sergio - Presidente

Dott. PARDO Ignazi - Consigliere

Dott. SGADARI Giusep - Consigliere

Dott. TUTINELLI V - rel. Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/04/2022 del TRIB. LIBERTA' di ANCONA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. VINCENZO TUTINELLI;
lette le conclusioni scritte depositate dal Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Lidia Giorgio, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO

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