Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19139 del 4 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:19139PEN

Massima

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Il giudice è tenuto a valutare in modo specifico e motivato la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., esaminando concretamente gli indici positivi della particolare tenuità dell'offesa, quali la modalità della condotta e l'esiguità del danno o del pericolo, nonché l'indice negativo della non abitualità del comportamento del reo, senza limitarsi a una mera affermazione riproduttiva della norma. La valutazione della particolare tenuità del fatto non può essere omessa o meramente apparente, ma deve essere adeguatamente motivata dal giudice, in ossequio ai principi di cui agli artt. 125 e 192 c.p.p. in tema di motivazione della sentenza. L'omessa o insufficiente motivazione su tale aspetto determina l'annullamento della sentenza con rinvio ad altra sezione del giudice di appello per una nuova valutazione, ferma restando l'affermazione di responsabilità dell'imputato. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione dell'art. 131-bis c.p., deve considerare tutti gli elementi rilevanti del caso concreto, quali le modalità della condotta, l'entità del danno o del pericolo, nonché la non abitualità del comportamento del reo, senza limitarsi a una mera affermazione assertiva. Tale valutazione deve essere adeguatamente motivata, in ossequio ai principi di cui agli artt. 125 e 192 c.p.p., a pena di annullamento della sentenza con rinvio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 7.10.2016 della Corte di Appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Donatella Galterio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 7.10.2016 la Corte di Appello di Napoli, in p…

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