Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5979 del 2008

ECLI:IT:TARNA:2008:5979SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie è improcedibile qualora il ricorrente abbia presentato domanda di sanatoria ai sensi della normativa vigente, in quanto ciò comporta la traslazione della pretesa attorea dalla contestazione del provvedimento demolitorio per vizi propri, alla richiesta di definizione positiva dell'istanza di sanatoria ovvero di opposizione al suo eventuale diniego. In tale ipotesi, il Tribunale Amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, ordinando all'amministrazione di uniformarsi, senza procedere alla liquidazione delle spese di causa in caso di mancata costituzione della parte pubblica. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando un dispendio di risorse processuali in relazione a provvedimenti destinati a perdere efficacia a seguito dell'accoglimento della domanda di sanatoria, nonché sulla ratio della normativa in materia edilizia di favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente, anche attraverso la regolarizzazione di abusi minori. La massima si applica a tutti i casi in cui venga impugnato un provvedimento di demolizione di opere edilizie, a fronte della presentazione di una domanda di sanatoria da parte del ricorrente, indipendentemente dalle specifiche caratteristiche dell'abuso e dalla tipologia del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania Napoli

sezione VIª composto da: Filippo Giamportone Pres. Alessandro Pagano (Cons. rel. est. Roberta Cicchese Ref. ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso nr. 279/1999 proposto da: Fi. De Cr. rappresentata e difesa dall'avv.to L. Br. Mo. con cui domicilia in P.za Sa. Ro. nr. (...) di Ba. d'Is. e pertanto da intendersi elettivamente domiciliati presso la segreteria generale del Tar Campania, p.zza Mu. Na., ex art. 35, r.d. 26 giugno 1924 n. 1054; contro il Comune di  Is. in persona del legale rappresentante p.t., per l'annullamento del provvedimento nr. 582/1998; visti tutti gli atti e documenti di causa; uditi all'udienza del 21.05.2008 rel. il cons. A. Pagano gli avv.ti: come da verbale di udienza; Ritenuto in fatto e Considerato in diritto 1. La parte ricorrente, con ricorso notificato il 28.12.1998 e ritualmente depositato, si duole che il Comu…

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