Consiglio di Stato sentenza n. 495 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:495SENT

Massima

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L'impugnazione di un provvedimento amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora, a seguito di mutamenti normativi o di fatto intervenuti nelle more del giudizio, sia venuto meno l'interesse concreto ed attuale del ricorrente alla coltivazione del gravame. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto il venir meno dell'interesse all'azione determina l'inammissibilità della domanda giudiziale, non essendo più ravvisabile un'utilità concreta e attuale per il ricorrente derivante dall'accoglimento del ricorso stesso. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse comporta la compensazione integrale delle spese processuali tra le parti, in ragione della natura della decisione, che non entra nel merito della controversia.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/01/2018

N. 00495/2018REG.PROV.COLL.

N. 08074/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8074 del 2010, proposto da:
Teleradiodiffusioni Bergamasche s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati Marco Rossignoli, Andrea Badanai, con domicilio eletto presso lo studio Daniele Vagnozzi in Roma, viale Angelico, n. 103;

contro

Ministero dello sviluppo economico, Ispettorato territoriale Lombardia del Ministero dello sviluppo economico – Dipartimento per le comunicazioni, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;
Telecom Italia Media s.p.a.…

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