Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12206 del 13 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:12206PEN

Massima

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Il delitto di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, di cui all'art. 476 c.p., si configura a titolo di dolo generico, essendo sufficiente la consapevolezza e volontà dell'alterazione del vero, indipendentemente dallo scopo perseguito dall'agente. L'elemento soggettivo richiesto non è l'animus nocendi vel decipiendi, ma la mera coscienza e volontà dell'immutatio veri, anche qualora la falsità sia stata commessa per ignoranza, errore o al fine di rimediare a un precedente errore, purché con la convinzione di non produrre alcun danno. Il giudice di merito ha ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi di prova, il cui apprezzamento è insindacabile in sede di legittimità se sorretto da adeguata e congrua motivazione, essendo sufficiente che evidenzi una ricostruzione dei fatti che conduca alla reiezione della deduzione difensiva, senza necessità di una specifica ed esplicita confutazione della tesi disattesa. La pendenza del procedimento in grado di appello, ai fini dell'applicazione della disciplina transitoria sulla prescrizione, si determina con la pronuncia della sentenza di primo grado, indipendentemente dall'esito di condanna o assoluzione, con conseguente applicazione della normativa previgente, che prevede una durata prescrizionale maggiore, salvo il caso di sospensione del termine per astensione del difensore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. POSITANO Gabrie - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1653/2005 CORTE APPELLO di ANCONA, del 03/07/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/12/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dr. Roberto Aniello, ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso. Per il ricorrente e' presente l'Avvocato (OMISSI…

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