Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4188 del 28 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:4188PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe richiede la prova dell'esistenza di un vincolo associativo tra almeno tre soggetti, i quali, attraverso il compimento di una pluralità di condotte delittuose rientranti in un programma criminoso comune, manifestino concretamente l'operatività del sodalizio. Pertanto, ai fini della configurabilità di tale fattispecie, il giudice è tenuto a motivare specificamente in ordine all'individuazione del numero minimo di partecipi all'associazione, non potendosi limitare a un generico richiamo ad una pluralità soggettiva, senza alcun riferimento ai singoli soggetti coinvolti. La carenza di motivazione su tale elemento oggettivo del reato associativo comporta l'annullamento del provvedimento cautelare con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - est. Consigliere

Dott. PACILLI Anna - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), in atti generalizzato;
avverso l'ordinanza del Tribunale di Messina del 8/3/2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Lucia Aielli;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Gen. Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
PREMESSO IN FATTO
(OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Messina del 8/3/2018 che ha confermato l&#x…

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