Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza breve n. 969 del 2024

ECLI:IT:TARSA:2024:969SENB

Massima

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Il parere tardivamente espresso dall'autorità tutoria statale, pur non essendo da intendersi tamquam non esset, perde il suo carattere di vincolatività, con la conseguenza che l'amministrazione preposta al rilascio del titolo abilitativo paesaggistico deve sorreggere il proprio diniego con una motivazione autonoma, che tenga conto di tutte le circostanze che caratterizzano il singolo caso concreto. Pertanto, l'omissione di una valutazione autonoma da parte dell'amministrazione comunale, limitandosi a richiamare il parere tardivo della Soprintendenza ritenuto vincolante, determina l'illegittimità del diniego di autorizzazione paesaggistica. Il parere tardivamente espresso dall'autorità tutoria statale, pur non essendo privo di rilevanza, perde la sua natura vincolante, con la conseguenza che l'amministrazione comunale deve motivare in modo autonomo il proprio provvedimento di diniego, senza limitarsi a recepire acriticamente il parere tardivo. L'amministrazione comunale, infatti, è tenuta a valutare in modo puntuale e concreto l'impatto paesaggistico dell'intervento, senza potersi esimere da tale obbligo motivazionale rimettendosi al parere tardivo della Soprintendenza. La mancata autonoma valutazione dell'amministrazione comunale determina l'illegittimità del diniego di autorizzazione paesaggistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/05/2024

N. 00969/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00489/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex
art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 489 del 2024, proposto da
Maria Filomena Sirica, rappresentata e difesa dall’avvocato Luigi Ferrara, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero della Cultura - Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Salerno, domiciliataria
ex lege
in Salerno, C.so Vittorio Emanuele n. 58;
Comune di Castellabate, non costituito in giudizio;

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