Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14471 del 5 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:14471PEN

Massima

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La confisca di prevenzione patrimoniale è legittima anche se il bene confiscato è stato acquistato in epoca anteriore all'entrata in vigore della normativa che ha esteso tale misura ai soggetti socialmente pericolosi, in quanto essa colpisce l'attuale titolarità di beni il cui acquisto sia considerato frutto di accumulazione illecita, senza rilevare il momento temporale dell'acquisto rispetto all'entrata in vigore della legge. La misura di prevenzione patrimoniale non ha natura sanzionatoria, ma è finalizzata a privare il soggetto pericoloso dei beni di cui non può giustificare la legittima provenienza, in ragione della sua abituale dedizione ad attività delittuose idonee a produrre profitti illeciti, anche se non direttamente collegati ai singoli reati per cui vi siano state condanne. Pertanto, ai fini della confisca di prevenzione, non è necessaria una corrispondenza aritmetica tra il valore dei beni confiscati e la sommatoria dei profitti illeciti derivanti dai reati accertati, essendo sufficiente che l'accumulo di ricchezza risulti sproporzionato rispetto ai redditi leciti del soggetto e sia ragionevolmente riconducibile alla sua attività criminale abituale, anche se non direttamente collegata ai singoli reati. La motivazione sulla sproporzione tra il patrimonio accumulato e i redditi leciti, nonché sulla ragionevole congruità temporale ed economica tra il patrimonio e l'attività delittuosa, è adeguata a giustificare la confisca, in assenza di prova contraria fornita dal soggetto in ordine all'origine lecita dei beni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccard - rel. Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 23/06/2022 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Riccardo Amoroso;
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Kate Tassone che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe indicato, la Corte di appello di Torino, nel procedimento …

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