Consiglio di Stato sentenza n. 6186 del 2003

ECLI:IT:CDS:2003:6186SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: L'ordinanza di espropriazione definitiva di terreni inclusi in un Piano di Edilizia Economica e Popolare (PEEP) è illegittima qualora gli atti presupposti di variante, perimetrazione e stralcio del PEEP siano stati successivamente annullati in sede giurisdizionale. In tal caso, l'ordinanza di espropriazione risulta affetta da illegittimità derivata, in quanto priva del necessario presupposto di una valida dichiarazione di pubblica utilità. La dichiarazione di pubblica utilità originariamente disposta con l'approvazione del PEEP non può infatti ritenersi sufficiente a sorreggere l'ordinanza di espropriazione, una volta che gli atti di variante e modifica del PEEP siano stati annullati. L'amministrazione espropriante non può pertanto procedere all'espropriazione definitiva senza una nuova e valida dichiarazione di pubblica utilità, in assenza della quale il provvedimento ablativo risulta illegittimo per carenza del presupposto di legge. La massima si fonda sul principio costituzionale di tutela della proprietà privata, che impone il rispetto delle garanzie procedimentali e sostanziali previste dalla legge per l'esercizio del potere espropriativo, tra cui la necessità di una valida dichiarazione di pubblica utilità. L'annullamento degli atti di variante del PEEP, in quanto presupposto dell'ordinanza di espropriazione, determina l'illegittimità derivata di quest'ultima, non potendo l'amministrazione prescindere da un valido titolo ablativo per procedere all'espropriazione definitiva dei terreni.

Sentenza completa

N. 6186/2003 Reg. Dec. N. 1118 Reg. Ric. Anno 2002 R E P U B B L I C A     I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha pronunciato la seguente DECISIONE sul ricorso in appello numero di registro generale 1118 del 2002, proposto dal Comune di Livorno, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso, per delega, dagli ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), ed elettivamente domiciliato presso il dott. ((omissis)) in Roma, al ((omissis)), n. 46, Palazzo IV, Scala B; contro i sigg. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), Società "((omissis))", in persona del legale rappresentante pro tempore, tutti rappresentati e difesi, per delega in calce, dagli ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), ed elettivamente domiciliati presso quest'ultimo in Roma, Via Asiago, 8; e nei confronti della Regione Toscana…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.