Consiglio di Stato sentenza n. 1589 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:1589SENT

Massima

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Il mancato rispetto del termine perentorio previsto dalla legge per la presentazione della domanda di condono edilizio, anche in presenza di un provvedimento di concessione edilizia in sanatoria successivamente rilasciato, non può determinare un legittimo affidamento del privato, in quanto l'insanabilità dell'abuso edilizio integra una causa ostativa insuperabile all'accoglimento della domanda di condono. Pertanto, l'amministrazione può legittimamente procedere all'annullamento d'ufficio del titolo edilizio in sanatoria, senza la necessità di una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale, in considerazione dell'auto-evidenza degli interessi pubblici tutelati, quali la salvaguardia del governo del territorio e il contrasto risoluto all'abusivismo edilizio, nonché della scarsa consistenza della posizione di affidamento del privato responsabile della realizzazione dell'abuso.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/03/2022

N. 01589/2022REG.PROV.COLL.

N. 07951/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7951 del 2015, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio fisico eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), n. 12;

contro

COMUNE DI MARCIANISE, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via G.G. Belli, n. 39;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania (Sezione Sesta) n. 2982 del 2014;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituz…

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