Il reato di truffa in danno della pubblica amministrazione è configurabile anche quando la condotta fraudolenta sia finalizzata al superamento di un test di ammissione ad un corso di laurea, in assenza di un vantaggio patrimoniale immediato per l'amministrazione, in quanto il sacrificio economico inutilmente sopportato dall'amministrazione per l'indizione della procedura di ammissione e lo svolgimento dei test costituisce un danno rilevante ai fini della sussistenza del reato. Ciò anche in presenza di contrasti giurisprudenziali in merito alla configurabilità del reato di truffa in ipotesi di costituzione di un rapporto di pubblico impiego mediante presentazione di falsi documenti, atteso che la fattispecie concreta oggetto del presente giudizio si differenzia per l'assenza di un vantaggio patrimoniale immediato per l'amministrazione. La richiesta del rito speciale del patteggiamento, inoltre, preclude ogni ulteriore approfondimento in fatto sulla possibile focalizzazione di condotte fraudolente comunque riconducibili alla fattispecie tipica dell'articolo 640 c.p.