Consiglio di Stato sentenza n. 4239 del 2003

ECLI:IT:CDS:2003:4239SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La riapprovazione di un progetto di opera pubblica, ai fini della dichiarazione della sua pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza, deve rispettare i principi normativi e giurisprudenziali applicabili in materia di determinazione dei tempi dei procedimenti ablativi reali. In particolare, è necessario che alla data di adozione del provvedimento di riapprovazione sussistano le condizioni di attualità e concretezza dell'interesse pubblico che si intendono conseguire con la realizzazione dell'opera. La reiterazione della dichiarazione di pubblica utilità (scaduta o a qualunque titolo venuta meno) deve avvenire mediante lo svolgimento di un nuovo procedimento amministrativo, nel quale si tenga conto delle determinazioni di tutti gli organi amministrativi legittimati ad interloquire e delle osservazioni dei privati, in ordine all'attuale assetto dei luoghi e degli eventuali mutamenti sopravvenuti alla precedente dichiarazione. L'espletamento delle formalità garantiste previste dall'art. 7 della legge n. 241 del 1990 costituisce requisito di validità sia della dichiarazione di pubblica utilità sia dell'occupazione d'urgenza. È esclusa la legittimità di una riapprovazione intervenuta ad opera già interamente completata, così come ogni intento (anche simulato) di sanatoria nel provvedimento che nominalmente si manifesti come riapprovazione. Inoltre, l'indicazione dei termini di inizio e completamento dei lavori e delle procedure ablatorie deve avvenire, a pena di illegittimità, nello stesso atto di approvazione del progetto di opera pubblica, restando escluso che tale onere possa essere assolto successivamente in via di convalida o sanatoria. È, tuttavia, possibile che l'amministrazione sani il vizio iniziale della procedura, con effetti ex nunc, riadottando l'atto di approvazione, con nuove determinazioni.

Sentenza completa

DIRITTO
1. L'appello è infondato e deve essere respinto.
2. Preliminarmente può darsi atto, in adesione alla richiesta formulata dalla difesa erariale nella memoria del 14 maggio 2003, che effettivamente il Ministero dei lavori pubblici evocato in primo e secondo grado, deve essere estromesso dal giudizio non avendo alcuna legittimazione passiva.
3. L'impugnata sentenza:
a. ha dichiarato il difetto di legittimazione passiva della s.p.a. C. esecutrice dei lavori (tale capo di sentenza non è stato gravato da appello).
b. Ha dichiarato l'improcedibilità del ricorso introduttivo proposto nei confronti della determinazione dell'A.n. A.S. 2 luglio 1999 prot. n. 2893, recante la nuova approvazione del progetto dei lavori della c. d. variante di Ponte a Moriano della S.S. n. 12, atteso che tale atto era stato sostituito da una ulteriore successiva riapprovazione (anche tale capo di sentenza non è stato impugnato).
c. Ha annullato la determinazione dell…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
  • Consiglio di Stato sentenza n. 4077 del 2002 ECLI:IT:CDS:2002:4077SENT La riapprovazione di un progetto di opera pubblica, ai fini della dichiarazione della sua pubblica utilità, deve rispettare i principi normativi e giurisprudenziali applicabili in materia di determin…
  • Consiglio di Stato sentenza n. 4605 del 2001 ECLI:IT:CDS:2001:4605SENT La riapprovazione di un progetto di opera pubblica ai fini della dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dei lavori necessari alla sua realizzazione è legittima solo se, alla dat…
  • Consiglio di Stato sentenza n. 4010 del 2009 ECLI:IT:CDS:2009:4010SENT La riapprovazione del progetto di un'opera pubblica, dopo la scadenza del termine di completamento delle procedure espropriative fissato nell'atto originario di approvazione, è consentita solo a due …
  • Consiglio di Stato sentenza n. 4984 del 2005 ECLI:IT:CDS:2005:4984SENT La riapprovazione di un progetto di un'opera pubblica, dopo la scadenza del termine per il completamento della procedura espropriativa fissato nel provvedimento originario di approvazione, è consenti…
  • Consiglio di Stato sentenza n. 3445 del 2005 ECLI:IT:CDS:2005:3445SENT Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, afferma che l'amministrazione comunale può legittimamente rinnovare la procedura di approvazione di un progetto di opera pubblica, precedentemente annu…
  • Consiglio di Stato sentenza n. 1683 del 2001 ECLI:IT:CDS:2001:1683SENT La dichiarazione di pubblica utilità di un'opera pubblica, quale la realizzazione di una discarica controllata per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, discende dall'approvazione del relativo pr…
  • Consiglio di Stato sentenza n. 4813 del 2003 ECLI:IT:CDS:2003:4813SENT La dichiarazione di pubblica utilità di un'opera pubblica ai sensi dell'art. 1 della legge n. 1/1978 non richiede la preventiva notifica ai proprietari dei relativi provvedimenti, essendo sufficiente…
  • Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1757 del 2007 ECLI:IT:TARPA:2007:1757SENT Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La riapprovazione di un progetto di opera pubblica, ai fini della dichiarazione della sua pubblica utilità, …
  • Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6323 del 2007 ECLI:IT:TARNA:2007:6323SENT La riapprovazione di un progetto di un'opera pubblica, con conseguente riapertura dei termini per la conclusione della procedura espropriativa, deve essere sorretta da motivate circostanze oggettive,…
  • Consiglio di Stato sentenza n. 2246 del 2006 ECLI:IT:CDS:2006:2246SENT La dichiarazione di pubblica utilità per la realizzazione di un'opera pubblica, anche se precedentemente annullata, può essere legittimamente rinnovata dall'amministrazione qualora il nuovo provvedim…
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.