Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 21 del 2015

ECLI:IT:TARBS:2015:21SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il meccanismo della perequazione urbanistica, pur essendo uno strumento legittimo per consentire ai Comuni di ottenere vantaggi superiori rispetto alla tradizionale zonizzazione, deve essere attuato nel rispetto di determinati limiti e principi, al fine di evitare soluzioni eccessivamente penalizzanti per i proprietari dei terreni interessati dagli interventi di trasformazione urbanistica. In particolare: 1. I diritti edificatori generati dalle caratteristiche fisiche e topografiche dei terreni costituiscono la base naturale su cui si fonda il diritto di proprietà, e la loro sottrazione non può superare limiti ragionevoli, pena la violazione dei principi costituzionali che tutelano la proprietà privata. 2. Il peso economico derivante dall'obbligo di acquistare o monetizzare i diritti edificatori mancanti per raggiungere la soglia minima di edificabilità non può determinare effetti confiscatori o di fatto vincoli di inedificabilità, in quanto ciò si tradurrebbe in una tassazione eccessiva sull'attività costruttiva. 3. La costituzione di una rendita sotto forma di diritti edificatori è ammissibile solo quando corrisponda chiaramente a un interesse pubblico, come nel caso della compensazione per la cessione gratuita di aree al Comune o dell'indennizzo per vincoli sostanzialmente espropriativi. 4. Gli incentivi legati alla tipologia dell'edificazione, pur essendo in linea di principio ammissibili, devono essere attentamente bilanciati in modo da non determinare un eccessivo incremento dei costi di costruzione e un effetto discriminatorio basato sulla capacità economica di chi costruisce. 5. Nella disciplina della perequazione urbanistica, il rapporto tra i diritti edificatori generati dall'area interessata dall'intervento e quelli da acquistare, monetizzare o reperire mediante incentivi deve essere adeguatamente ponderato, in modo che almeno la metà dei diritti edificatori necessari per raggiungere l'indice di densità minimo appartenga alla prima categoria, salvaguardando così la libertà di scelta dei privati circa le caratteristiche della costruzione.

Sentenza completa

N. 00686/2011
REG.RIC.

N. 00021/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00686/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 686 del 2011, proposto da:
LA NUOVA EDILMARC IMPRESA EDILE ARTIGIANA DI ((omissis)) & C. SNC, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio presso la segreteria del TAR in Brescia, via Zima 3;

contro

COMUNE DI VERDELLINO, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Brescia, via Romanino 12;

per l'annullamento

- della deliberazione consiliare n. 2 del 21 febbraio 2011, con la quale è stato approvato in via definitiva il PGT;

Visti il ricorso e i relativi allegat…

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