Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2466 del 21 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:2466PEN

Massima

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Il giudicato cautelare preclude la riproposizione di istanze di riesame aventi ad oggetto le medesime acquisizioni poste a base dell'originario titolo custodiale, in assenza di fatti nuovi modificativi del quadro cautelare, essendo necessario, ai fini della revoca o sostituzione della misura cautelare, l'allegazione di elementi probatori di segno contrario rispetto a quelli posti a fondamento della misura stessa, i quali devono essere valutati dal giudice in modo congruo e non meramente assertivo, così come è necessaria una motivazione adeguata in ordine alla sussistenza del pericolo concreto di reiterazione del reato, da desumersi da comportamenti specificamente individuati. Pertanto, il ricorso avverso l'ordinanza di rigetto dell'istanza di riesame è inammissibile ove non vengano dedotti fatti nuovi o elementi probatori di segno contrario rispetto a quelli già valutati in precedenza, essendo preclusa la riproposizione di questioni di merito già esaminate e risolte in sede di precedente riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. GI., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 19/08/2008 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. PALOMBARINI Giovanni, che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso.

La Corte:

OSSERVA

Pronunciandosi sull'appello proposto da Be. Gi. avverso l'…

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