Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14798 del 24 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14798PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può essere legittimamente desunto dalle modalità e circostanze delle condotte contestate, anche quando queste siano risalenti nel tempo, ove persistano atteggiamenti sintomaticamente proclivi al delitto e collegamenti con l'ambiente in cui il fatto illecito è maturato. La valutazione del giudice circa l'attualità e concretezza del pericolo di recidiva non deve essere confusa con l'attualità e concretezza delle condotte criminose, essendo sufficiente che emerga la capacità dell'indagato di reiterare analoghi modelli delittuosi, anche attraverso la strumentalizzazione di attività imprenditoriali lecite e l'avvalimento di un'organizzazione logistica articolata. A tal fine, il giudice può legittimamente fare riferimento agli stessi elementi posti a fondamento del giudizio di gravità indiziaria, senza che assuma rilievo né l'eventuale intervento cautelare su basi operative del sodalizio criminoso, né l'esecuzione di misure nei confronti di altri concorrenti, né l'erroneo riferimento a reati non contestati, purché vi sia una motivazione congrua circa la persistente pericolosità sociale dell'indagato. Inoltre, la valutazione sull'idoneità della misura cautelare prescelta deve tenere conto anche dell'incidenza del tempo trascorso dai fatti e della personalità dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1561/2016 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 27/10/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI ARIOLLI;
sentite le conclusioni del PG Dott. Gaeta Pietro il quale ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 27/10/2016, il Tribunale di Palermo rigettava la richiesta di riesame proposta nell'interesse di (OMISSIS)…

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