Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 17584 del 24 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:17584PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di furto si configura quando il soggetto, pur non essendo l'autore materiale della sottrazione, abbia consapevolmente agevolato l'azione delittuosa, mettendo a disposizione dei correi i mezzi necessari per il trasporto della refurtiva e partecipando attivamente alle fasi esecutive del reato. In tali ipotesi, la valutazione della gravità del fatto, desunta dalla modalità di commissione del reato, dalla violazione della privata dimora e dall'entità del danno patrimoniale cagionato, può giustificare il diniego delle attenuanti generiche, in assenza di elementi concreti idonei a dimostrare una minore rimproverabilità della condotta dell'imputato. Il giudice di merito, nel ricostruire il fatto sulla base degli elementi probatori acquisiti, gode di ampia discrezionalità nella valutazione della sussistenza del concorso morale e della prevalenza delle circostanze aggravanti, purché la motivazione sia congrua e non contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. MAISANO Giulio - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

VE. Co. , nato (OMESSO) il (OMESSO);

avverso la sentenza del 12/8/2004 della Corte di Appello di Salerno;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. IZZO Fausto;

sentite le conclusioni del Procuratore Generale in persona del Dott. IANNELLI Mario, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;

si osserva:

FATTO E DIRITTO

1. Con sentenza del 13/6/2002 il Tribunale di Nocera Inferiore, condannava…

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