La massima giuridica che si può estrarre dalla sentenza è la seguente: Il termine del periodo transitorio per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, previsto dall'art. 15, comma 5, del D.Lgs. n. 164/2000, è prorogato di diritto al 31 dicembre 2007 e può essere ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2009 qualora ricorrano le condizioni indicate al comma 7 del medesimo articolo, con possibilità di proroga per un ulteriore anno per comprovate e motivate ragioni di pubblico interesse. Tali disposizioni, introdotte dall'art. 23 del D.L. n. 273/2005, convertito in L. n. 51/2006, si applicano anche alle concessioni in essere, travolgendo gli atti amministrativi di scioglimento anticipato della concessione e di indizione di una nuova gara, i quali devono ritenersi tamquam non essent. Ne consegue che il gestore in carica ha diritto di mantenere la gestione del servizio fino alla scadenza del periodo transitorio così prorogato, senza che l'amministrazione possa procedere all'affidamento a terzi mediante nuova gara, salvo il verificarsi delle condizioni per l'ulteriore proroga. Il ricorso avverso gli atti di indizione della nuova gara deve pertanto essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse.