Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38557 del 25 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38557PEN

Massima

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Il tentativo di reato si configura quando gli atti compiuti, valutati ex ante in relazione alle circostanze del caso concreto, risultano idonei e diretti in modo non equivoco alla consumazione del reato, anche se l'evento non si verifica per cause indipendenti dalla volontà dell'agente. La valutazione della sussistenza del tentativo non deve basarsi sulla migliore ricostruzione possibile dei fatti, ma sulla verifica della compatibilità della motivazione della decisione di merito con il senso comune e i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento, senza che la Corte di cassazione debba condividerne la giustificazione. Pertanto, quando gli elementi di prova, pur suscettibili di interpretazioni alternative, consentono di ritenere che gli indagati abbiano compiuto atti idonei e diretti in modo non equivoco alla perpetrazione di una rapina, come il sopralluogo presso l'obiettivo, il possesso di strumenti atti all'effrazione e i contatti finalizzati ad accertare l'assenza del proprietario, il giudice di merito può legittimamente configurare il tentativo di reato, senza che tale valutazione risulti manifestamente illogica o arbitraria. La Corte di cassazione, in sede di controllo di legittimità, non deve sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma limitarsi a verificare la compatibilità della motivazione con il senso comune e i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Sa. Ad. , nato in (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Venezia, in data 27.5.2011;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. Carmine STABILE, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza del 9.5.2011, il Giudice per le indagini prelimina…

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