Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36754 del 3 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:36754PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non è tenuto a riscontrare gli stessi requisiti di precisione, gravità e concordanza richiesti per il giudizio di colpevolezza nel merito, essendo sufficiente l'emersione di elementi probatori idonei a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Tale valutazione, riservata al giudice di merito, è sindacabile in sede di legittimità solo sotto il profilo della logicità e congruità della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione degli elementi di fatto. Ai fini del riconoscimento della scriminante della legittima difesa, il giudizio deve essere effettuato con un apprezzamento ex ante delle circostanze concrete, al momento della reazione, per verificare la sussistenza dei requisiti di proporzione e necessità della difesa, senza possibilità di una diversa valutazione in sede di legittimità, salvo l'ipotesi di illogicità o incongruità della motivazione. Il dubbio sulla sussistenza della causa di giustificazione non può essere risolto positivamente in sede cautelare, essendo necessario un quadro probatorio completo. Le esigenze cautelari, quali il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, sono apprezzamenti riservati al giudice di merito, sindacabili in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o errore di diritto, senza possibilità di una nuova valutazione degli elementi fattuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. NOVIK Adet Ton - rel. Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 448/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 04/02/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NOVIK ADET TONI;

sentite le conclusioni del PG Dott. GAETA Pietro, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza del 4 febbraio 2014 il Tribunale di Napoli, i…

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