Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49467 del 15 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:49467PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura quando l'imputato, mediante minacce o violenza, si oppone al compimento di un atto di ufficio o di servizio, indipendentemente dall'esito positivo o negativo di tale azione e dall'effettivo verificarsi di un impedimento che ostacoli il compimento degli atti predetti. La condotta minatoria, anche se non ha impedito in concreto l'attività degli agenti, è sufficiente a integrare il reato di resistenza, purché sia idonea e univocamente diretta a raggiungere lo scopo di impedire, turbare o ostacolare l'atto di ufficio o di servizio. Pertanto, il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura anche quando l'imputato, pur non avendo impedito materialmente l'attività degli agenti, abbia tenuto un comportamento agitato e non collaborativo, pronunciando frasi minatorie nei loro confronti, al fine di ostacolare e intralciare il compimento dell'atto di ufficio. Tuttavia, il giudice di merito ha l'obbligo di pronunciarsi in modo specifico sulla richiesta di concessione dei benefici della sospensione condizionale della pena e della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, ove tali richieste siano state formulate in modo non generico e meramente assertivo, anche quando la pena inflitta rientri nei limiti previsti per la loro applicabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia A - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24.2.2015 della Corte di Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udita la richiesta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso;
udito il difensore dei ricorrenti, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l&#x…

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