Consiglio di Stato sentenza n. 8475 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:8475SENT

Massima

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Il Comune, quale titolare di un bene demaniale, può esercitare il potere di autotutela e disporre lo sgombero di un soggetto che ne detenga indebitamente il possesso, anche laddove il bene sia stato successivamente inserito nel piano delle alienazioni e transitato nel patrimonio disponibile dell'ente. Tuttavia, tale potere di autotutela demaniale viene meno qualora il bene sia stato definitivamente sdemanializzato e alienato, in quanto in tale ipotesi il rapporto tra l'ente e il detentore del bene assume natura privatistica, con la conseguenza che l'ente non può più avvalersi di poteri pubblicistici per ottenerne il rilascio, ma deve agire nelle forme del processo esecutivo civile. Pertanto, l'esercizio del potere di autotutela demaniale da parte del Comune è legittimo fintantoché il bene mantenga natura demaniale, anche se inserito nel piano delle alienazioni, mentre diviene illegittimo una volta che il bene sia stato definitivamente sdemanializzato e alienato, con conseguente perdita della natura pubblicistica del rapporto tra l'ente e il detentore.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/10/2024

N. 08475/2024REG.PROV.COLL.

N. 01147/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1147 del 2023, proposto da
Fasano Michele, in proprio e nella qualità di titolare dell'impresa individuale “Nuova Caffetteria della Repubblica”, rappresentato e difeso dall'avvocato Andrea Di Nunno, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia;

contro

Comune di Cava de' Tirreni, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonino Cascone e Giuliana Senatore, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo Studio Placidi in Roma, via Barnaba Tortolini, 30;

per la riforma

della…

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