Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da una società contro il silenzio-inadempimento della Regione Puglia sull'istanza di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto eolico, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il sopravvenuto provvedimento espresso di diniego, adottato dalla Regione Puglia pendente il giudizio, determina il venir meno dell'interesse al ricorso avverso il silenzio-inadempimento, rendendo il ricorso improcedibile. 2. La domanda di risarcimento del danno, introdotta ai sensi dell'art. 2-bis della legge n. 241/1990, può essere immediatamente esaminata dal giudice amministrativo, senza necessità di mutamento del rito, in quanto il comma 6 dell'art. 117 del codice del processo amministrativo prevede tale facoltà in capo al giudice. 3. Tuttavia, il ricorrente ha l'onere di comprovare l'an e il quantum del danno subito in conseguenza dell'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento da parte dell'amministrazione. Nel caso di specie, la domanda risarcitoria è stata respinta per genericità della relativa allegazione. 4. Le spese del giudizio sono state compensate, in considerazione della particolarità della fattispecie scrutinata.