Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17098 del 5 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:17098PEN

Massima

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Il reato di truffa si configura quando la condotta dell'agente, attraverso artifizi o raggiri, è idonea a trarre in inganno la persona offesa, inducendola a compiere un atto di disposizione patrimoniale da cui derivi un ingiusto profitto per l'autore del reato. Ai fini della consumazione del reato, non rileva che il bene oggetto della condotta fraudolenta sia stato tempestivamente restituito alla persona offesa, né che questa non abbia subito un danno patrimoniale di rilevante entità, essendo sufficiente che l'agente si sia concretamente impossessato del bene. La qualificazione del reato come "truffa consumata" piuttosto che "tentata" dipende dalla idoneità della condotta a trarre in inganno la persona offesa e dall'effettivo impossessamento del bene, a prescindere dalla durata dello spossessamento e dall'entità del danno patrimoniale subito dalla vittima. Il reato di truffa, pertanto, si perfeziona nel momento in cui l'agente, attraverso artifizi o raggiri, riesce a far compiere alla persona offesa un atto di disposizione patrimoniale da cui derivi un ingiusto profitto per sé o per altri, a prescindere dalla consumazione dell'intero disegno criminoso e dalla effettiva realizzazione del danno patrimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 466/2016 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 12/04/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/03/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott.ssa SANDRA RECCHIONE;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GAETA Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO<…

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