Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25456 del 22 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:25456PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si configura quando vi sia la predisposizione di una struttura organizzativa, anche minima o rudimentale, funzionale alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, con la consapevolezza da parte dei singoli associati di far parte di un sodalizio durevole e di essere disponibili ad operare nel tempo per l'attuazione del programma criminoso comune. Ai fini della sussistenza del requisito dell'attualità del pericolo di reiterazione del reato, richiesto per l'applicazione di una misura cautelare, è necessaria una valutazione prognostica circa la probabile ricaduta nel delitto, fondata sia sulla permanenza dello stato di pericolosità personale dell'indagato, desumibile dall'analisi soggettiva della sua personalità, sia sulla presenza di condizioni oggettive ed "esterne" all'accusato, ricavabili da dati ambientali o di contesto, che possano attivarne la latente pericolosità, favorendo la recidiva. Il giudice può ritenere adeguata la misura cautelare degli arresti domiciliari, in presenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 274 c.p.p., lett. a) e c), quando ritenga che tale misura sia idonea a prevenire il pericolo di reiterazione del reato, in relazione alle specifiche condizioni soggettive e oggettive dell'indagato, escludendo che una misura meno afflittiva possa assicurare la medesima finalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS) il (OMISSIS);
(OMISSIS), nata in (OMISSIS) il (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 3545/2016 in data 28.12.2016 del Tribunale di Roma in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAZZI Alberto;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GALLI Massimo, che ha concluso per l'inamm…

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