Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28715 del 21 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:28715PEN

Massima

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La condotta di chi, con minaccia, richiede indebitamente denaro ad una persona in condizione di vulnerabilità, integra il reato di tentata estorsione, la cui configurabilità va valutata in relazione a concrete circostanze oggettive, quali la personalità dell'agente, le condizioni ambientali, l'ingiustizia della pretesa e la particolare condizione soggettiva della vittima. L'elemento soggettivo del reato di estorsione è integrato dalla consapevolezza e volontà dell'agente di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, desumibile dalle modalità della condotta. La valutazione della sussistenza delle circostanze aggravanti, come quella dei futili motivi, della minorata difesa della vittima minorenne e della pluralità di persone riunite, deve essere effettuata sulla base di elementi oggettivi, senza inversione dell'onere della prova a carico dell'imputato. Il giudice di merito non è tenuto a un'analisi dettagliata di tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che, anche attraverso una valutazione globale delle risultanze processuali, spieghi in modo logico ed adeguato le ragioni del proprio convincimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovan - rel. Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/03/2021 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ARIOLLI GIOVANNI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CASELLA GIUSEPPINA;
Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione per …

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