Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25906 del 18 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:25906PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame, è tenuto a verificare la congruenza della valutazione degli elementi indizianti rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter procedere ad una rivisitazione della vicenda storico-fattuale sottesa ai temi d'accusa provvisoriamente individuati in sede cautelare. Il tribunale del riesame, nel giudicare in sede di rinvio, deve procedere ad un'attenta e complessiva disamina di tutti gli elementi investigativi, senza alcuna "atomizzazione" dei dati oggetto del suo vaglio, pervenendo ad un giudizio di insufficienza indiziaria delle accuse formulate a carico dell'indagato qualora le stesse risultino basate su mere ipotesi e non su elementi di fatto adeguatamente riscontrati e assistiti da una specifica ed inequivoca valenza dimostrativa, nel rispetto dei limiti cognitivi propri della materia cautelare. Il requisito della gravità indiziaria, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, si configura solo quando almeno una delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia indichi specifici comportamenti o fatti che possano ritenersi, sul piano logico, sintomatici di un consapevole apporto al perseguimento degli interessi del sodalizio criminoso, e che debbono essere oggetto di una puntuale e rigorosa giustificazione in ordine al rilievo che si intende attribuire alla loro prospettata significatività. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento del tribunale del riesame è inammissibile qualora il ricorrente si limiti a sottoporre all'attenzione della Corte una diversa o alternativa lettura delle risultanze offerte dagli atti processuali, senza individuare passaggi o punti della decisione idonei a disarticolare la complessiva tenuta del discorso logico-argomentativo delineato dal giudice distrettuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 4352/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 06/11/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE AMICIS GAETANO;

sentite le conclusioni del PG Dott. FODARONI Maria G., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha concluso associandosi alla richies…

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