Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26270 del 24 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:26270PEN

Massima

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Il reato di truffa finalizzata all'assunzione in un pubblico impiego mediante produzione di falsa documentazione si consuma all'atto dell'indebito conseguimento della nomina, non all'atto della percezione delle retribuzioni corrisposte per l'attività lavorativa effettivamente svolta. Tuttavia, affinché possa configurarsi il delitto di truffa, è necessario che l'amministrazione pubblica abbia subito un effettivo e immediato danno di natura economico-patrimoniale, identificabile nelle spese e negli oneri finanziari sostenuti per l'istruzione e il perfezionamento della pratica di assunzione, non essendo sufficiente il mero pregiudizio derivante dall'alterazione della regolarità della procedura concorsuale o dalla distrazione di risorse dagli scopi istituzionali. Inoltre, qualora il rapporto di lavoro instaurato sia nullo per violazione di norme imperative, ma il lavoratore abbia comunque svolto la prestazione lavorativa, trova applicazione la disciplina di cui all'art. 2126 c.c., che riconosce al lavoratore il diritto alla retribuzione e ai contributi previdenziali maturati, salvo che l'attività lavorativa prestata non risulti intrinsecamente illecita per contrasto con principi fondamentali dell'ordinamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MONASTERO Francesco - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) del foro di Cosenza nell'interesse di:

Am. Ma. Fr. , nata a (OMESSO), e di Pa. Fr. Ma. , nata a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Cosenza, 1 Sezione penale, in data 10 gennaio 2009;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), il quale ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore, avv. (…

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