Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 14951 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:14951SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, afferma il principio secondo cui il venir meno dell'interesse all'annullamento dell'atto impugnato, a seguito del conseguimento di una nuova sede notarile da parte del ricorrente, determina l'improcedibilità del ricorso stesso. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di utilità pratica per il ricorrente. Infatti, l'ordinamento giuridico non riconosce l'interesse a coltivare un ricorso in assenza di una concreta utilità per il soggetto che lo ha proposto, essendo il processo amministrativo finalizzato alla tutela di posizioni giuridiche sostanziali meritevoli di protezione. Pertanto, il venir meno dell'interesse all'annullamento dell'atto impugnato, per fatti sopravvenuti che soddisfano le pretese del ricorrente, determina l'improcedibilità del ricorso, in quanto il processo non può proseguire in assenza di un interesse attuale e concreto alla decisione. Tale principio si applica anche nei casi in cui il ricorrente abbia conseguito, nelle more del giudizio, una nuova sede notarile che soddisfi le sue esigenze, facendo venir meno l'interesse all'annullamento dell'atto di soppressione della precedente sede. In tali ipotesi, il Giudice Amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto il processo non può proseguire in assenza di un interesse attuale e concreto alla decisione da parte del ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
Roma Prima Sezione
nelle persone dei magistrati:
Dott. ((omissis)). ((omissis)). ((omissis)), relatore
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 16002 del 1997, proposto da
((omissis))
rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)) presso il cui studio è elettivamente domiciliato in Roma, Lungotevere delle Navi n. 30
contro
Ministero della Giustizia, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato presso cui ope legis domicilia in Roma, Via dei Portoghesi n. 12
per l'annullamento
del decreto del Ministro di Grazia e Giustizia 30 luglio 1997, G.U. del 1° ottobre 1997, avente ad oggetto Revisione della Tabella che determina il numero e la residenza dei notai, nella parte in cui dispone la soppressione, nel circondario del Tribunale di Pescara, della sede notarile di Tocco di …

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