La realizzazione di una tettoia precaria, che non comporta aumento di superficie utile o di volume, rientra nell'ipotesi di "opere interne" di cui all'art. 20 della legge regionale n. 4/2003, per le quali è sufficiente la presentazione di una comunicazione al Comune, senza necessità di preventiva autorizzazione edilizia. Anche in caso di opere già realizzate, è possibile attivare il procedimento semplificato di accertamento della compatibilità paesaggistica previsto dall'art. 167, comma 4, del d.lgs. n. 42/2004, senza che possa essere disposta la demolizione, salvo che non sia in alcun modo possibile dettare prescrizioni che consentano la compatibilità paesaggistica dell'intervento. Il silenzio della Soprintendenza oltre il termine di legge comporta la formazione del silenzio-assenso, ai sensi dell'art. 11, comma 9, del d.P.R. n. 31/2017. Pertanto, il Comune non può rigettare la comunicazione di opere interne né ordinare la demolizione dell'opera, dovendo invece avviare il procedimento di accertamento della compatibilità paesaggistica, salvo che non sia possibile dettare prescrizioni in tal senso.