Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1466 del 2019

ECLI:IT:TARPA:2019:1466SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il procedimento espropriativo, una volta definito con l'emanazione del decreto di espropriazione e il pagamento dell'indennità, non può essere nuovamente contestato in sede giurisdizionale, essendo ormai consolidato e legittimato dalle sentenze passate in giudicato che ne hanno riconosciuto la regolarità. Il giudice amministrativo, pertanto, non può riesaminare la legittimità degli atti ablatori, essendo precluso da tali pronunce definitive. Ciò vale anche nel caso di riassunzione di un giudizio precedentemente instaurato, in cui il giudice ordinario si fosse dichiarato incompetente, in quanto l'intervenuta definizione del procedimento espropriativo con l'adozione degli atti conclusivi preclude ogni ulteriore contestazione, non potendosi far valere solo gli elementi esistenti al momento dell'originaria proposizione della domanda. Il principio di intangibilità del giudicato e di definitività del procedimento espropriativo, una volta completato, impedisce al giudice amministrativo di riesaminare la legittimità degli atti ablatori, essendo precluso da tali pronunce definitive, anche in caso di riassunzione di un giudizio precedentemente instaurato, in cui il giudice ordinario si fosse dichiarato incompetente. In tale ipotesi, il giudice amministrativo non può far riferimento ai soli elementi esistenti al momento dell'originaria proposizione della domanda, dovendo invece considerare l'intero iter procedimentale, ormai concluso con l'adozione degli atti definitivi.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/05/2019

N. 01466/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01124/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1124 del 2018, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da indirizzo PEC estratto dai registri del Ministero della Giustizia e domicilio eletto in Palermo, via Houel, n.4, presso lo studio dell’avv. ((omissis));

contro

- il Comune di Favara, in persona del Sindaco
pro tempore,
rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da indirizzo PEC estratto dai registri del Ministero della Giustizia e domicilio eletto in Palermo, via Notarbartolo, n. 5, presso lo studio dell’avv. ((omissis));

per la cond…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.