Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4923 del 10 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:4923PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione all'associazione di stampo mafioso non cessa automaticamente per il solo fatto della detenzione dell'indagato, in quanto la struttura complessa e i forti legami tra gli aderenti al sodalizio criminale accettano il rischio di periodi di detenzione dei membri, anche in ruoli apicali, senza che ciò ne impedisca totalmente la partecipazione alle attività e la disponibilità a riassumere un ruolo attivo alla cessazione del forzato impedimento. Pertanto, le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, rese in epoca successiva al suo periodo di detenzione, non possono essere automaticamente considerate inattendibili solo in ragione di tale pregressa detenzione, dovendo il giudice valutare complessivamente la credibilità del collaboratore sulla base di tutti gli elementi acquisiti. Inoltre, il provvedimento favorevole emesso nei confronti di un coindagato, con riqualificazione del reato in concorso esterno, non costituisce di per sé un fatto nuovo idoneo a incidere sulle esigenze cautelari dell'indagato, le quali devono essere valutate autonomamente per ciascun soggetto sulla base del complessivo quadro indiziario. Infine, le difficili condizioni di salute dell'indagato, pur se non ritenute incompatibili con il regime carcerario, possono eventualmente attenuare le esigenze cautelari e il pericolo di recidiva, ma devono essere specificamente e adeguatamente motivate dal giudice in relazione alla gravità dei reati contestati e alla presunzione di adeguatezza della sola custodia in carcere prevista per taluni di essi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

Dott. MAURO Anna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza del 25/2/2021 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
letta la requisitoria scritta del Sostituto procuratore generale presso questa Corte di cassazione, ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
lette le conclusioni scritte formulate dal difensore dell'indagato.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Catanzaro, con ordinan…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.