Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43224 del 1 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:43224PEN

Massima

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La violazione della prescrizione di "vivere onestamente e rispettare le leggi", imposta con il provvedimento di applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, non integra una fattispecie autonoma di reato ai sensi del Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 75, in quanto tale prescrizione risulta carente di chiarezza e precisione nel suo contenuto, come rilevato dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo nella sentenza De Tommaso c. Italia del 23 febbraio 2017. Pertanto, l'infrazione di tale prescrizione può rilevare eventualmente in sede di esecuzione del provvedimento prevenzionale ai fini dell'aggravamento della misura, ma non costituisce una autonoma fattispecie penale. La Corte di Cassazione, in applicazione del principio di diritto enunciato dalle Sezioni Unite con la sentenza n. 40076 del 27 aprile 2017, Paterno', Rv. 270496, ha quindi annullato senza rinvio la sentenza di condanna per il reato di cui all'articolo 9, comma 2, della Legge n. 1423 del 1956 (ora articolo 75 del Decreto Legislativo n. 159 del 2011), ritenendo insussistente il fatto contestato all'imputato, consistente nella violazione della prescrizione di "vivere onestamente e rispettare le leggi" mediante la condotta di guida di motociclo senza casco protettivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/06/2015 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. CANEVELLI PAOLO, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non sussiste.
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La Corte di a…

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