Tribunale Amministrativo Regionale Molise - Campobasso sentenza n. 598 del 2013

ECLI:IT:TARMOL:2013:598SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'annullare il permesso di costruire in sanatoria rilasciato dal Comune a favore della ditta controinteressata, afferma che l'annullamento giurisdizionale del permesso di costruire provoca la qualificazione di abusività delle opere edilizie realizzate in base ad esso, per cui il Comune, stante l'efficacia conformativa, costitutiva e ripristinatoria della sentenza del giudice amministrativo, è obbligato a dare esecuzione al giudicato, adottando i provvedimenti consequenziali. Tali provvedimenti non devono, tuttavia, avere necessariamente a oggetto la demolizione delle opere realizzate, poiché l'art. 38 del D.P.R. n. 380/2001 prescrive, in caso di annullamento del permesso di costruire, una nuova valutazione da parte del dirigente del competente ufficio comunale riguardo la possibilità di restituzione in pristino; qualora la demolizione non risulti possibile (e solo in tal caso), il Comune dovrà irrogare una sanzione pecuniaria. Tuttavia, nel caso di specie, l'accertata violazione degli artt. 4 e 5 delle Norme tecniche di attuazione del Piano particolareggiato "San Lazzaro" non può essere superata mediante una semplice sanatoria edilizia ex art. 38, in quanto non è tecnicamente provato che l'opera non possa essere demolita; piuttosto, sembrerebbe ipotizzabile una variante di recupero al Piano particolareggiato, che dovrebbe seguire l'iter della pianificazione secondaria, adeguando la disciplina urbanistica dell'area alla situazione di fatto verificatasi a seguito dell'annullamento giurisdizionale del permesso di costruire. Viceversa, non sembra possibile ritenere sanata un'opera edilizia abusiva che permanga in palese contrasto con la disciplina del piano di zona, a meno che, con una perizia giurata, non si dimostri che l'opera non sia minimamente suscettibile di demolizione.

Sentenza completa

N. 00084/2012
REG.RIC.

N. 00598/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00084/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 84 del 2012, proposto da Tagliaferri Enzo, rappresentato e difeso dagli avv.ti Rita Paola Formichelli e Alfredo Iadanza, con elezione di domicilio in Campobasso, via Fondaco della Farina n. 5, presso lo studio Marcantonio,

contro

Comune di Isernia, in persona del Sindaco p. t., rappresentato e difeso dall’avv. Alda Colesanti, con domicilio eletto in Campobasso, via Principe di Piemonte n. 29, presso lo studio Bucci,

nei confronti di

Costruzioni Di Lollo S.r.l., in persona del legale rappresentante p. t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Duilio Vigliotti e Massimo Di Nezza, con domicilio eletto…

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