Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20524 del 28 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:20524PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione del materiale probatorio a quella compiuta dal giudice di appello, salvo che questa non risulti affetta da vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prova, potendo pervenire a conclusioni diverse anche sulla base degli stessi elementi probatori, purché la motivazione sia congrua e immune da vizi logici. Le censure di merito proposte dalle parti ricorrenti, volte a sollecitare una diversa valutazione del compendio probatorio, sono pertanto inammissibili in sede di legittimità. Il giudice di legittimità è tenuto a verificare la correttezza del procedimento logico seguito dal giudice di merito, senza poter riesaminare il merito della decisione, salvo che non risulti affetta da vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà. La valutazione delle prove e la ricostruzione del fatto compiuta dal giudice di merito, se sorretta da motivazione adeguata e immune da vizi logici, è insindacabile in sede di legittimità, anche laddove il giudice di legittimità ritenga possibile una diversa soluzione del caso concreto. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione del materiale probatorio a quella compiuta dal giudice di merito, salvo che questa non risulti affetta da vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà, essendo precluso in sede di legittimità un riesame del merito della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI SALERNO;

nei confronti di:

1) D'. VI. N. IL (OMESSO) C/;

2) CE. FE. N. IL (OMESSO);

3) PE. FR. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 10/2008 CORTE ASSISE APPELLO di SALERNO, del 31/03/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/05/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CI…

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