Cassazione penale Sez. III sentenza n. 33331 del 2 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:33331PEN

Massima

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La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: L'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 sussiste quando vi sia un vincolo associativo tra più soggetti, anche legati da rapporti familiari, finalizzato alla commissione di un numero indeterminato di reati in materia di stupefacenti, caratterizzato da una sia pur rudimentale organizzazione, dalla disponibilità di mezzi e basi logistiche, dalla commissione di reati rientranti nel programma criminoso e dalla capacità di proseguire l'attività anche in caso di arresti o sequestri, senza che sia necessaria una ripartizione formalizzata di ruoli e compiti tra gli associati. La qualificazione del reato associativo ai sensi del comma 6 dell'art. 74 T.U. Stupefacenti, come "fatto di lieve entità", richiede che il programma criminoso sia esclusivamente preordinato alla commissione di reati di modesta offensività, non essendo sufficiente che le singole condotte poste in essere siano di lieve entità, dovendosi valutare complessivamente la struttura e le finalità dell'associazione. L'accertamento della responsabilità per i reati fine può fondarsi anche su prove indirette, come le intercettazioni telefoniche e le attività di pedinamento, purché sorrette da altri elementi di riscontro, senza che sia necessaria la verifica della quantità e qualità della sostanza stupefacente oggetto di cessione o detenzione, essendo sufficiente la prova della condotta illecita. La determinazione della pena, nel rispetto del divieto di reformatio in pejus, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale deve dare conto dell'applicazione dei criteri di cui all'art. 133 c.p., senza che sia necessaria una analitica motivazione quando la pena non si discosti in misura rilevante dal minimo edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - Relatore

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Ma.Ju., nato a Velletri (Rm) il 4 ottobre 1975;
Ka.Al., nato in Albania il (Omissis);
Ma.Kl., nato in Albania il (Omissis);
Ku.Er., nato in Albania il (Omissis);
Ka.El., nato in Albania il (Omissis);
Ka.Ar., nato in Albania il (Omissis);
Be.Al., nato in Albania il (Omissis);
avverso la sentenza n. 5078/2023 della Corte di Appello di Roma del 19 aprile 2023;
letti gli atti di causa, la sentenza impugnata e i ricorsi introduttivi;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
sentita la requisitoria del PM, …

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