La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il proprietario di un costone roccioso che costituisce la scarpata di una strada statale e di una strada comunale, delimitando le due arterie stradali e svolgendo una funzione di sostegno e contenimento pertinenziale ed accessoria rispetto alle stesse, è tenuto, ai sensi degli artt. 30 e 31 del Codice della Strada, a mantenere le ripe in stato tale da impedire franamenti o cedimenti del corpo stradale, realizzando le necessarie opere di manutenzione ed evitando interventi che possano causare la caduta di massi o altro materiale sulla strada. Pertanto, il Sindaco può legittimamente adottare, ai sensi dell'art. 54 del TUEL, un'ordinanza contingibile e urgente che imponga al proprietario di eseguire i lavori necessari per l'eliminazione delle cause di pericolo e il ripristino delle condizioni minime di sicurezza per la pubblica incolumità, senza che ciò integri una violazione del riparto di competenze tra Sindaco e Prefetto previsto dall'art. 30 del Codice della Strada. La circostanza che la situazione di pericolo sia protratta nel tempo non rende illegittima l'ordinanza contingibile e urgente, essendo sufficiente che il pericolo permanga al momento dell'adozione del provvedimento.