Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 42149 del 12 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:42149PEN

Massima

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Il giudice è tenuto a motivare adeguatamente l'esercizio del proprio potere discrezionale di disporre la confisca di beni, evidenziando i presupposti della misura, anche nei casi di applicazione della pena su richiesta delle parti. In assenza di una motivazione specifica sulla sussistenza del nesso tra il reato e il bene da confiscare, il giudice di legittimità deve limitarsi ad eliminare la disposizione relativa alla confisca, al fine di consentire all'interessato di far valere le proprie ragioni in sede esecutiva. La motivazione della confisca costituisce un obbligo imprescindibile per il giudice, anche a seguito della modifica dell'art. 445 c.p.p. che ha esteso le possibilità di disporre tale misura. Tale obbligo di motivazione permane in tutti i casi previsti dall'art. 240 c.p., al fine di consentire il controllo sull'esercizio del potere discrezionale del giudice e di tutelare adeguatamente il diritto di difesa dell'imputato. Pertanto, la mancanza di una motivazione specifica sulla sussistenza del nesso tra il reato e il bene da confiscare determina l'annullamento senza rinvio della disposizione relativa alla confisca, al fine di permettere all'interessato di far valere le proprie ragioni in sede esecutiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LA. CO. CA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 29/06/2006 GIP TRIBUNALE di COMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. BLAIOTTA ((omissis));

lette le conclusioni del P.G., che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Como ha applicato la pena di anni tre di reclusione ed euro 12.000 di multa ai se…

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