Il Comune, nell'esaminare l'istanza di un privato per la realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti, è tenuto a motivare adeguatamente il diniego, esplicitando le ragioni che si frappongono all'iniziativa, anche quando l'Autorità di bacino abbia demandato al Comune medesimo il compito di approfondire il quadro delle aree a pericolosità idraulica e geomorfologica del territorio comunale, onerando l'Ente di provvedere dopo aver effettuato gli appropriati studi e tenendo in debita considerazione le indicazioni dell'Autorità stessa. Pertanto, non è sufficiente il mero riferimento a generici "atti di quest'ufficio" per giustificare il diniego, essendo necessaria una compiuta valutazione della situazione da parte del Comune, che adotti un provvedimento congruamente motivato, anziché richiedere al privato di provare l'inesistenza di qualsivoglia rischio.