Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48130 del 3 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:48130PEN

Massima

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Il vincolo associativo, elemento costitutivo del reato di associazione per delinquere, può essere desunto da "facta concludentia" quali l'esecuzione dei delitti programmati, attività penalmente irrilevanti che costituiscono finalità proprie dell'organizzazione, rapporti interpersonali di univoco significato, senza che sia necessaria la prova di un atto costitutivo con un preciso organigramma, stante la natura segreta del vincolo. Ai fini della configurabilità del reato di associazione per delinquere, è sufficiente l'accertamento di un vincolo associativo tendenzialmente permanente o comunque stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei delitti concretamente programmati, di un programma criminoso indeterminato che distingue il reato associativo dall'accordo che sorregge il concorso di persone nel reato, nonché di una struttura organizzativa, sia pur minima, ma idonea e adeguata a realizzare gli obiettivi criminosi presi di mira. La partecipazione all'associazione per delinquere può desumersi anche da condotte penalmente irrilevanti, purché rivelino l'esistenza del vincolo associativo, come l'intestazione fittizia di mezzi utilizzati per il trasporto di merce di contrabbando, la disponibilità di mezzi di comunicazione messi a disposizione dall'organizzazione, la reiterazione di episodi criminosi con le medesime modalità operative. Inoltre, la responsabilità per i singoli reati-fine può essere affermata sulla base di elementi indiziari quali la presenza dell'imputato in occasione del trasporto di merce di contrabbando, il suo coinvolgimento nell'organizzazione del trasporto, i contatti telefonici con gli altri partecipi all'attività illecita, anche ove manchi la prova diretta della sua condotta materiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3536/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 08/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/11/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

Udita la richiesta a del S. Procuratore Generale, Dr. Riello Luigi, per il rigetto del ricorso.

Udito il difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), che concl…

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