Il diritto di accesso agli atti amministrativi costituisce un principio fondamentale dell'ordinamento giuridico, volto a garantire la trasparenza e il controllo sull'attività della pubblica amministrazione. Tale diritto, riconosciuto dalla legge n. 241/1990, non può essere arbitrariamente negato o limitato, in particolare quando riguarda atti e documenti relativi a procedimenti che direttamente interessano il richiedente. L'amministrazione ha l'obbligo di consentire l'accesso, salvo i casi tassativamente previsti di esclusione, e di fornire all'interessato una motivazione adeguata e specifica in caso di diniego. Il mancato adempimento di tale obbligo, in violazione di un precedente provvedimento giurisdizionale che ha riconosciuto il diritto di accesso, integra un'ipotesi di inottemperanza al giudicato, sanzionabile con l'esecuzione forzata. Tuttavia, l'amministrazione non può essere ritenuta inadempiente qualora abbia comunque posto in essere le attività necessarie per consentire l'esercizio del diritto di accesso, come l'informazione all'interessato circa la disponibilità dei documenti e le modalità per prenderne visione. Inoltre, l'obbligo di esibizione non sussiste per i documenti che, per disposizione di legge, non siano più nella disponibilità dell'amministrazione, essendo stati regolarmente trasmessi agli archivi competenti.