Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di violenza e discriminazione razziale può essere provato attraverso elementi di fatto, quali la documentazione che attesti l'ideologia razzista del gruppo e la partecipazione attiva dei suoi membri ad episodi di violenza contro soggetti ritenuti "inferiori", anche in assenza di una formale struttura organizzativa. L'aggravante della finalità discriminatoria razziale può essere desunta dalle modalità dell'aggressione e dall'inconsistenza del pretesto addotto, senza necessità di espressioni ingiuriose o spregiative. La mancanza di certificazione medica non esclude la configurabilità del reato di lesioni personali, qualora le deposizioni delle vittime e di testimoni dimostrino l'entità della violenza subita. La valutazione delle prove e l'accertamento della responsabilità penale rientrano nella discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo per vizi logici o errori di diritto.