Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 3643 del 2021

ECLI:IT:TARPA:2021:3643SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo impugnato diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione delle spese di lite tra le parti costituite, in considerazione della dichiarazione di rinuncia all'impugnazione e del complessivo svolgimento del giudizio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente all'annullamento del provvedimento impugnato determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti costituite. Ciò in ragione della dichiarazione di rinuncia all'impugnazione da parte del ricorrente e del complessivo andamento del giudizio. La massima giuridica si fonda sulla valutazione della sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, che comporta l'improcedibilità del ricorso ai sensi degli artt. 35, comma 1, lett. c), e 85, comma 9, del Codice del processo amministrativo. Tale soluzione è adottata tenendo conto della rinuncia all'impugnazione manifestata dal ricorrente e delle circostanze complessive del giudizio, che giustificano la compensazione integrale delle spese di lite tra le parti costituite. La massima esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto secondo cui il venir meno dell'interesse del ricorrente all'annullamento del provvedimento impugnato determina l'improcedibilità del ricorso e la compensazione delle spese di lite, in considerazione della rinuncia all'impugnazione e dello svolgimento complessivo del giudizio. Tale principio è formulato al presente indicativo, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali, in modo da risultare autosufficiente e applicabile ad analoghi casi.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/12/2021

N. 03643/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01370/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1370 del 2012, proposto da Aldo Raimondo e Andrea Ciulla, rappresentati e difesi dall'avvocato Carlo Comandè, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso lo studio Carlo Comandè in Palermo, via Nunzio Morello n. 40;

contro

Comune di Palermo in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Daniela Bartolone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso l’Ufficio legale del Comune, in Palermo, piazza Marina n. 39;

nei confronti

Ernesto Anello, rappresentato e difeso dall’avvoc…

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