Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23678 del 18 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:23678PEN

Massima

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Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, previsto dall'art. 12 della Legge n. 286 del 1998, è un reato di pericolo che si perfeziona nel momento in cui l'agente pone in essere condotte idonee a consentire l'ingresso o la permanenza illegale di cittadini extracomunitari nel territorio nazionale, a prescindere dall'effettivo ingresso o permanenza degli stessi. Pertanto, la predisposizione di falsi documenti, come nulla osta al lavoro o buste paga, in cambio di denaro, costituisce condotta sufficiente a integrare il reato, essendo irrilevante che tali documenti siano poi effettivamente utilizzati dagli stranieri per ottenere permessi di soggiorno o di rinnovo. Il dolo del reato è integrato dalla consapevolezza dell'agente che i falsi documenti siano finalizzati a consentire l'ingresso o la permanenza illegale, a prescindere dalla realizzazione di tale evento. Inoltre, il reato di favoreggiamento della permanenza illegale si perfeziona nel momento in cui l'agente pone in essere condotte idonee a consentire la permanenza irregolare dello straniero, senza che sia necessario l'effettivo prolungamento della sua presenza nel territorio nazionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IO. DO. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4112/2009 CORTE APPELLO di TORINO, del 29/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLA PIRACCINI;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Dott. Fraticelli chiedeva l'inammissibilita' del ricorso;

Rilevato che il difensore non e' comparso.

FATTO E DIRITTO

La Corte …

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